Il bite dentale è una mascherina in resina acrilica posta tra le due arcate dentali che viene utilizzata per risolvere i problemi legati al digrignamento dei denti, detti anche bruxismo.

Il bruxismo si presenta come uno sfregamento dei denti delle due arcate, dovuto alla contrazione della muscolatura masticatoria che causa l’usura dei denti stessi.

Grazie al bite è possibile migliorare una funzione alterata, ed è il primo passo verso la risoluzione di patologie masticatorie legate a denti, gengive, mascella, muscoli della masticazione, epitelio, articolazioni temporo-mandobolari, nervi e bruxismo.

Per trovare benefici reali il bite notturno deve avere delle caratteristiche precise:

-       Deve essere rigido; per non permettere l’eventuale schiacciamento di materiale morbido e peggiorare i problemi di digrignamento

-       Deve essere spesso; gli spessori di un bite ben realizzato vanno dai 2 ai 7mm e varia in base alle necessità cliniche di ogni paziente

-       Deve essere personalizzato; prima della realizzazione del bite, il medico dovrà prendere una serie di parametri sulla morfologia dell’articolazione mandibolare, che variano da paziente a paziente, è quindi impossibile avere una mascherina che funzioni bene per tutti.

E’ importante ricordare che il bite, come ogni apparecchio mobile necessita di una manutenzione ordinaria, può essere spazzolato con uno spazzolino da denti e dentifricio dopo averlo tolto dalla bocca e quando non utilizzato può essere immerso in una soluzione di acqua non calda con collutorio.